La Cipolla Ramata di Montoro è un prodotto tradizionale agroalimentare Campano riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
La cipolla ramata di Montoro è una varietà dolce e profumata dal gusto inconfondibile, coltivata da tempo immemorabile utilizzando tecniche antiche e tradizionali.
Il territorio
La Cipolla Ramata di Montoro è una varietà autoctona coltivata principalmente nel territorio di Montoro e in altri comuni della provincia di Avellino e Salerno situati in prossimità dei Monti Picentini e del comprensorio della Valle dell’Irno.
Il territorio è caratterizzato da fertili terreni di origine vulcanica, ben drenati, con un clima mite e ventilato che offre le condizioni ideali per lo sviluppo di cipolle dalle caratteristiche di eccellenza.
Quella di Montoro, peraltro, è una coltura estremamente robusta che resiste agevolmente sia ad inverni freddi che ad estati particolarmente calde senza che venga compromessa la qualità del raccolto.
La coltivazione
La coltivazione avviene utilizzando la tecnica del trapianto, una tecnica antica e tradizionale: la semina si effettua da fine estate a inizio autunno (settembre-ottobre) a spaglio su appositi semenzai detti porconi. Per i semenzai si scelgono terreni particolari leggeri ideali ben drenati e soleggiati, ricchi di sostanza organica.
Quando le condizioni ambientali invernali lo consentono (solitamente a febbraio), il terreno viene preparato con aratura profonda e quindi erpicature e fresature, dopodichè si preparano le file per la messa a dimora, che si effettuano in base alla natura del terreno. e si trapiantano a mano tutte le piantine.
Quando le piante raggiungono la maturità cessano di produrre nuove foglie e radici, quindi le sostanze nutritive presenti nelle foglie vengono traslocate nel bulbo: è il momento della raccolta.
La raccolta
La raccolta è manuale e avviene tra giugno e luglio per estirpazione.
Poiché la maturazione non avviene contemporaneamente per tutte le cipolle, la raccolta inizia quando il 50– 70% delle piante perde il turgore del collo e le foglie si incurvano.
Le cipolle vengono quindi posate per l'essiccazione naturale delle foglie in campo. Per questa pratica occorrono altri 12-15 giorni. Intanto le cipolle ancora non mature continuano a trasmigrare sostanze nutritive accumulate nelle foglie verso il bulbo, alimentandone ancora la crescita.
In questo periodo inizia anche la prima fase della cernita, che preserva il prodotto durante la fase di stoccaggio e conservazione.
E’ importante che le tuniche restino sempre attaccate al bulbo: micro e macro lesioni comprometterebbero la fase di conservazione.
La lavorazione
La successiva fase di lavorazione prevede che le cipolle siano private sia delle tuniche esterne, evidenziando così il caratteristico colore ramato, sia delle radici.
La tradizione vuole che vengano confezionate a mano in trecce, usando le foglie secche delle cipolle.
La distribuzione
Oggi è possibile trovare la Cipolla Ramata di Montoro in diversi punti vendita nazionali e internazionali sia nella sua confezione tradizionale che in altri formati.
Soprattutto, la cipolla ramata di Montoro viene utilizzata per creare diversi prodotti trasformati come conserve, patè, composte, grigliate e soprattutto il sugo genovese, sia vegetariano che con carne.
La cipolla ramata di Montoro è molto amata anche da chef, cuochi e pizzaioli per la cua versatilità in cucina e sono molti i suoi ambasciatori nel mondo.